Vorrei ringraziare coloro che domenica scorsa hanno partecipato al primo incontro di presentazione della rete Farmacie Ospedaliere Territoriali e soprattutto scusarmi per tutti quei piccoli incidenti tecnici che abbiamo avuto. Era la prima volta in assoluto che organizzavamo un evento del genere e abbiamo fatto esperienza diretta di quanto sia complicato dominare la tecnologia. Prometto che la prossima volta faremo molto meglio, perché ci sarà una prossima volta, anzi almeno due, una sempre a Verona in novembre e una a Napoli nei giorni del Pharmaexpo. Difficoltà tecniche a parte, è stato un pomeriggio estremamente interessante e proficuo: io ero tesissima perché avevo una gran paura di spaventare i colleghi con un progetto troppo complesso. Ho scoperto, invece, che molti sono stanchi di proposte che tendono ad appiattire tutti verso il basso e sono dispostissimi ad impegnarsi a fondo se percepiscono un vero valore nelle idee e ad accettare verifiche e controlli se questi servono a garantire l’alta qualità del lavoro. Quindi non è vero che tutti i farmacisti sono incapaci e senza più voglia di fare, sicuramente ci saranno anche coloro che sono stanchi e disillusi, ma ce ne sono tanti altri che aspettano solo la proposta giusta per rimettersi in gioco ed aspirare ad un ruolo sempre più da professionista della salute. Una bella soddisfazione per me che credo fermamente nella possibilità per i farmacisti di diventare elemento fondamentale e indispensabile del sistema sanitario territoriale. Infine, un’ultima considerazione: molti legano il concetto di rete ad un accordo di compravendita di prodotti. Niente di più falso, almeno nel nostro caso: noi condividiamo un obiettivo (l’aderenza alla terapia e il supporto alla cronicità), metodi protocolli procedure e formazione continua e completa, ma, soprattutto, l’assistenza e l’aiuto reciproco che permettano a tutti di affrontare e superare le inevitabili difficoltà. Siamo una rete ed il successo di ciascuno è il successo di tutti, cresciamo insieme per far crescere la nostra professione. Già nei prossimi incontri dedicheremo uno spazio ai metodi pratici con cui una farmacia può iniziare ad occuparsi di aderenza alla terapia in modo che si possa da subito cominciare a lavorare in tal senso e ad entrare nel vivo del progetto
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