domenica 17 settembre 2017

Farmacie Ospedaliere Territoriali

Perché una rete di farmacie?
Il nostro obiettivo è di spostare sempre di più l'attività della farmacia verso la gestione della cronicità e di tutte le patologie in genere perché noi crediamo che la mera vendita dei prodotti non possa costituire più una concreta possibilità di sopravvivenza.
Per ottenere questo dobbiamo fornire un servizio esclusivo, altamente professionale e di qualità ineccepibile.
1) il mondo del farmaco compete esclusivamente al farmacista. Nessun'altra figura professionale può legittimamente occuparsi dei farmaci, sia per quanto riguarda la dispensazione che qualunque altra attività ad essi correlata (d.lgs 206/207)
2) servizi modesti e di scarso impegno non possono legittimamente aspirare ad una remunerazione significativa e, alla fine,  si traducono in una perdita di tempo e di risorse
3) per garantire la qualità del servizio la rete offre una formazione continua su tutte le attività della farmacia, dall'organizzazione interna agli aspetti più propriamente professionali fino alle modalità di comunicazione con tutti i soggetti interessati,  e protocolli esecutivi preparati da farmacisti in farmacia, testati e validati

martedì 12 settembre 2017

Farmacie Ospedaliere Territoriali

Perché una rete? Che cosa condivide?
Oggi  da soli non si va più da nessuna parte. Tuttavia una rete è molto di più di un consorzio o una cooperativa: una rete condivide un obiettivo ed un progetto.
Il nostro obiettivo è una farmacia che non vive più solo grazie ai prodotti che vende,  ma soprattutto grazie al suo lavoro. Come raggiungeremo questo obiettivo? La regione Lombardia già dal 2018 remunererà l'impegno di promuovere l'aderenza alla terapia nei pazienti cronici; altre quattro regioni, Veneto, Liguria, Umbria e Puglia hanno già destinato i fondi per questo servizio. Collaborando con protocolli impegnativi e rigorosi con i medici di base possiamo aspirare legittimamente a raggiungere una remunerazione molto interessante, che può realmente cambiare il destino economico della farmacia. Anche per coloro che lavorano in altre regioni si aprono nuove possibilità: la presa in carico del paziente cronico quando viene sostenuta da un lavoro di qualità e altamente professionale, avallato dalla collaborazione con i medici di medicina generale,  diviene un valore facilmente spendibile. Come possiamo ottenere questo? Con una formazione permanente in tutti gli ambiti del mìnostro lavoro, con la condivisione di procedure sperimentate e validate, con il supporto continuo della rete anche nell'ottimizzazione dell'intera gestione della farmacia. Chi può far parte di questa rete: solo coloro che hanno veramente voglia di ricominciare a fare i farmacisti, più vicini alle persone e ai loro veri problemi, consapevoli di essere gli unici veri professionisti del farmaco




lunedì 11 settembre 2017

Farmacie Ospedaliere Territoriali

Sono orgogliosa di comunicare a tutti che oggi è nata la rete delle 
"Farmacie Ospedaliere Territoriali".
È il frutto di cinque anni di lavoro e di un impegno veramente totalizzante. Non è un sogno che si realizza, ma la concretizzazione di un progetto in cui credo con tutta me stessa.
La rete condivide un progetto concreto ed ampiamente professionale di aderenza alla terapia, tutte le procedure esecutive, un disciplinare per la gestione ottimale dell'intera farmacia e un programma di formazione permanente che accompagni i farmacisti nel complesso percorso per diventare dei veri professionisti del farmaco e della compliance ed aderenza alla terapia.
Questa è la farmacia in cui mi piace lavorare e nella quale ho investito tutte le mie risorse fisiche ed emotive. Questo è il lavoro che mi piace fare e per il quale vale la pena di lottare

domenica 10 settembre 2017

Si può fare

Molte persone vicine a me, miei coetanei, sono in procinto di andare in pensione.
Io inizio in questi giorni una nuova avventura professionale. Come se avessi vent'anni (o trenta o quaranta, cambia poco). Devo essere una pazza incosciente, o, perlomeno, una sognatrice velleitaria. Me lo ripeto da mesi, mi sforzo di darmi una calmata e di rimanere con i piedi per terra. 
Il problema è che mi piace costruire, creare qualcosa: non ne posso più di lamentele, querimonie, nostalgie e rimpianti per il bel tempo che fu. Di aspettare che un qualche miracolo si avveri, che la provvidenza intervenga, che le cose accadano magicamente e ci trascinino via con sé. 
Ho voglia di fare, di realizzare ciò che ho sempre desiderato e in cui credo con tutta me stessa.
Si può fare: ho scoperto con infinito stupore che si può fare quasi tutto, gli unici veri ostacoli li pone solo la nostra mente con le sue paure, i luoghi comuni, i preconcetti, l'ansia paralizzante che ci blocca di fronte al nuovo. Siamo noi che ci autoboicottiamo creandoci continui blocchi e divieti di fronte alla difficoltà di cambiare, lasciare il porto sicuro delle nostre credenze ed abitudini per affrontare l'ignoto, anche quando ci attrae pur spaventandoci a morte.
E allora: via! Domani inizia una nuova epoca, nasce una farmacia tutta nuova. Per chi lo vorrà, ci sarà un nuovo modo di fare i farmacisti. Sarà difficile, impegnativo, faticoso, dovremo stravolgere la nostra vita e il nostro lavoro, ma ne varrà la pena. 
Vi do la mia parola
A domani
A domani