domenica 10 dicembre 2017

Passato, presente e futuro

Sono molti giorni che rifletto sul futuro delle farmacie private, ho ascoltato e letto tutto quello che ho potuto, e sono giunta ad una conclusione che cercherò di esporre in modo semplice e sintetico. 
La farmacia è un’azienda e come tutte le aziende deve essere diretta da un imprenditore. Uno dei compiti principali di un imprenditore è quello di “annusare” il mercato, di cercare di capire, cioè, come si sta evolvendo la società, quali potrebbero essere le nuove esigenze delle persone, quali le  nuove opportunità che si possono configurare a medio e lungo termine. Siamo bombardati da opinioni differenti e non è così facile e scontato scegliere a chi dare retta, ma anche essere imprenditore non è facile, la cui vera abilità consiste proprio nel districarsi fra impulsi diversi e contrastanti e crearsi delle opinioni proprie.  Esiste un modo per sapere se le nostre intuizioni sono fondate ed affidabili? Assolutamente no: io ipotizzo che il futuro della mia azienda sia legato a determinate iniziative ed investo tempo, denaro, impegno e lavoro per incamminarmi nel percorso che ho individuato, ma non posso avere nessuna certezza né di averci visto giusto né che avrò successo. Devo rischiare, non posso fare altrimenti, è sicuramente un rischio ragionato e ponderato, ma ha comunque un margine di incertezza altissimo. Posso evitarlo puntando solo a scelte caute sicure e collaudate? Ancora una volta, purtroppo no. Fino a qualche anno fa per gestire in modo soddisfacente una farmacia era sufficiente non commettere errori troppi grossi, non sprecare denaro e risorse in affari troppi azzardati. Tuttavia, oggi questo atteggiamento virtuoso e prudente si sta rivelando fallimentare perché ci ha allontanato dalla voglia di investire ed evolverci, inducendoci a non allontanarci da percorsi già sperimentati, ma proprio per questo obsoleti e superati.
La società cambia sempre più rapidamente e con essa cambiano le esigenze delle persone: l’unica vera opportunita che abbiamo di sopravvivere  è cercare di cogliere questi mutamenti e possibilmente anticiparli. Illudersi che niente stia cambiando davvero significa solo farsi trovati del tutto impreparati di fronte alla realtà e quindi subire impotenti i mutamenti